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Cooperazione Politica

 

Cooperazione Politica

Alla base delle relazioni italo-elvetiche vi sono intensi rapporti personali, un importante scambio di merci, passaggi frequenti della frontiera e una lingua comune. Alle strette relazioni bilaterali contribuiscono altresì la consistente comunità di cittadini italiani residenti in Svizzera (più di 624.000; dato aggiornato al 19 giugno 2017 e gli svizzeri residenti in Italia (circa 8.000). Sono circa 67.000 i frontalieri italiani che lavorano nei tre Cantoni meridionali, Ticino, Grigioni e Vallese. Questi ultimi sarebbero inoltre in cifre maggiori se si considera il fenomeno in continua crescita dei lavoratori italiani non registrati all’AIRE e di quelli che lavorano in territorio svizzero clandestinamente.

La Svizzera costituisce per l’Italia un interlocutore particolare nel contesto della questione dei transiti transalpini e della libertà di circolazione delle persone e delle merci in Europa. Per la messa in esercizio delle nuove trasversali ferroviarie alpine è indispensabile un buon coordinamento con l’Italia, ragione per cui è stato istituito un gruppo di lavoro bilaterale che vigila sugli investimenti. Data la contiguità territoriale, l’Italia ha poi un interesse speciale a favorire l’avvicinamento della Svizzera all'Unione Europea. La Svizzera rappresenta anche un ricco ed importante mercato di sbocco per i nostri prodotti.
Il Consiglio Federale svizzero ha perseguito da tempo l’obiettivo di conferire maggiore intensità e regolarità al dialogo politico bilaterale con l’Italia, anche in funzione di un bilanciamento delle relazioni con Francia e Germania.
In questo contesto si inseriscono i numerosi incontri di natura politica avvenuti tra i vari rappresentanti di governo dei due paesi negli ultimi 10 anni. Tra le visite recenti, l’allora Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha incontrato tre volte il suo omologo svizzero Didier Burkhalter: oltre all’incontro del maggio 2015, il Ministro Gentiloni ha compiuto due ulteriori visite in Svizzera dove ha avuto colloqui il Consigliere Burkhalter: il 21 marzo a Neuchâtel e il 22 agosto 2016 a Ginevra. In quest’ultima occasione l’On. Ministro Gentiloni ha preso parte, quale ospite d’onore, alla sessione inaugurale della Conferenza degli Ambasciatori svizzeri.
I rapporti bilaterali sono stati in passato disturbati da alcune questioni quali quelle emerse in relazione all'applicazione delle disposizioni sullo Scudo Fiscale, all'inclusione della Svizzera nelle "liste nere" del Ministero dell’Economia (ed alla posizione assunta dall'Italia nel contesto del negoziato tra UE e Svizzera sull'Accordo relativo alla fiscalità del risparmio). Il vero ostacolo ad un armonioso sviluppo delle relazioni tra i due Paesi è stato, comunque, costituito dal lungo stallo intervenuto nei negoziati sul rinnovo dell’Accordo sulle doppie Imposizioni in particolare a causa delle divergenze sullo scambio di informazioni. Ciò aveva tra l’altro portato ad un parziale blocco dei ristorni delle imposte dei lavoratori frontalieri italiani in violazione degli accordi in vigore. Dopo alcuni anni di negoziato intenso e serrato, il 18 dicembre 2014 i due capi negoziatori hanno raggiunto un’intesa di massima che ha poi consentito al Ministro Pier Carlo Padoan ed alla Consigliera Federale Widmer-Schlumpf, di sottoscrivere, il 23 febbraio 2015 a Milano, il Protocollo di modifica della Convenzione bilaterale contro le doppie Imposizioni (entrato in vigore il 13 luglio 2016) e la “Road-map for future negotiations”.

 


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