Cari connazionali,
è con grande piacere che vi comunico che da oggi prende avvio in tutta la rete consolare svizzera il progetto di rilascio delle Carte di identità elettroniche (CIE).
Da oggi infatti sarà possibile iniziare a prenotare la richiesta di questo ulteriore servizio, disponibile a partire dal 16 novembre, per i connazionali residenti nella circoscrizione consolare e in possesso del codice fiscale.
La nuova Carta di identità elettronica sostituisce la carta in formato cartaceo e rientra nell’importante sforzo intrapreso dal nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, unitamente al Ministero dell’Interno, per semplificare e digitalizzare la Pubblica Amministrazione. La Carta di identità elettronica è un documento multifunzionale che attesta l’identità del cittadino con un elevato livello di sicurezza, fornisce allo stesso un’identità digitale per accedere ai Servizi erogati online dalle Pubbliche Amministrazioni Italiane ed è al contempo un documento di viaggio riconosciuto nei Paesi europei e in quelli con cui l’Italia ha stipulato specifici accordi. A differenza del passaporto o della carta di identità cartacea, tuttavia, si tratta di un documento che i nostri uffici consolari non potranno rilasciare a vista: a seguito dell’appuntamento, la richiesta verrà trasmessa telematicamente all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) a Roma per la stampa e il successivo invio per posta raccomandata direttamente all’indirizzo indicato dall’utente, di norma entro 2 o 3 settimane.
Tutte le nostre cinque Sedi consolari si stanno preparando ad offrire questo servizio, atteso da tempo dalla collettività italiana residente in Svizzera. Ci attendiamo una forte richiesta nei prossimi mesi e siamo consapevoli che ci sono ancora dei connazionali la cui richiesta di carta di identità cartacea non era stata conclusa a causa dei rallentamenti imposti dalla pandemia e dall’alto numero delle richieste ricevute. I nostri uffici consolari, che sono già attivamente al lavoro per assicurare una transizione più efficace possibile, informeranno queste persone sulle modalità concrete con cui potrà essere effettuata la conversione in richiesta per carta di identità elettronica.
Se in questa prima fase di transizione, che comprende la conversione delle vecchie domande di carta di identità cartacee, le richieste per la nuova CIE fossero troppo consistenti, allora potrebbero verificarsi dei rallentamenti: sarà invece importante che le richieste di CIE da parte dei connazionali si distribuiscano nel tempo e non vengano presentate tutte insieme. Mi appello quindi alla sensibilità dei nostri connazionali affinché comprendano, per chi è già in possesso di altro documento, di non presentare subito una domanda di carta di identità elettronica se non vi sia un effettivo bisogno proprio per evitare possibili difficoltà ai connazionali che necessitano invece della CIE quale loro unico documento d’identità. In questo senso la collaborazione tra le Istituzioni e il cittadino rappresenta una chiave per garantire servizi più efficienti ed inclusivi, mentre i nostri uffici rimangono pronti ad assistere quei connazionali maggiormente in difficoltà e in stato di bisogno.
Berna,
L’Ambasciatore Silvio Mignano