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PROTOCOLLO D’AZIONE PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI DELLA COOPERAZIONE

Il Protocollo d’azione per la sicurezza degli operatori della cooperazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e le Reti delle organizzazioni della società civile AOI, CINI e LINK2007 è rivolto agli operatori delle ONG/OSC impegnati in attività di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario, in particolare, per cooperanti e volontari, che sono chiamati a svolgere il proprio lavoro in aree, territori e Paesi caratterizzati da differenti livelli di rischio di sicurezza.

Tale Protocollo aggiorna il precedente documento “Principi per una collaborazione in materia di sicurezza” del settembre 2015 ed è frutto del lavoro congiunto di tutte le parti firmatarie ed espressione del dialogo sempre costante tra le OSC e la Farnesina sul tema della sicurezza.

Il Protocollo si compone di una prima sezione che sottolinea l’impegno comune delle parti firmatarie a diffondere una cultura della sicurezza presso le OSC e di una seconda parte “operativa” (vademecum) in cui vengono indicate le buone prassi e le regole cui ispirare l’attività all’estero. Le indicazioni riguardano tutti gli aspetti dell’attività del cooperante all’estero, dalle precauzioni da assumere prima della partenza, ai comportamenti da adottare in contesti a rischio, fino a richiamare il fondamentale ruolo di coordinamento ed indirizzo della rete diplomatico-consolare al verificarsi di una crisi.